Climatizzazione / Trattamento Aria

Ventilatori a recupero di calore

L’architettura contemporanea si concentra su tre principali obbiettivi: il risparmio energetico, la riduzione del rumore ed il mantenimento della privacy.
Nella costruzione di nuovi edifici si cerca quindi di ottenere un elevato livello d’isolamento dall’aria e dal rumore esterno. Ciò comporta tuttavia degli svantaggi, il completo isolamento dall’esterno determina una notevole riduzione dell’apporto di ventilazione naturale, con un conseguente peggioramento delle condizioni interne. La risposta più naturale è una ventilazione forzata con recupero di calore.


Principio di funzionamento

Negli impianti tradizionali l’aria esterna deve essere riscaldata o raffreddata con un notevole dispendio di energia per non alterare le condizioni termoigrometriche dell’ambiente. Il recuperatore di calore trasferisce integralmente l’energia termica dell’aria espulsa all’aria di rinnovo.

Caratteristiche e vantaggi

Il recuperatore di calore recupera l’energia dell’aria espulsa con risparmi di gestione annui fino al 30% rispetto agli impianti tradizionali. Ciò permette di utilizzare impianti di riscaldamento e/o condizionamento di potenzialità inferiore a quelli necessari in un impianto tradizionale, con un risparmio nel costo di primo impianto del 5-10%. I flussi dell’aria viziata in uscita e dell’aria pulita in entrata si incrociano senza alcuna miscelazione fisica.
Il recuperatore provvede autonomamente al rinnovo dell’aria con un giusto tasso di umidità (azione di deumidificazione in estate e umidificazione in inverno). Il rinnovo dell’aria avviene a una temperatura prossima a quella dell’ambiente , è dotato di un circuito di by-pass che permette il raffrescamento gratuito (free-cooling) nelle mezze stagioni. La mancanza di parti in movimento (ventilatori esclusi) assicura una lunghissima durata operativa.

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